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GMB Sangar:”Adesso parlo io!”

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I GMBLERS si portano a casa il Breeze of Glory

Che dire, ve l’avevo detto sin dalla prima giornata, la squadra di Coach Sangar sin dall’inzio si era dimostrata praticamente inarrestabile.

La conferma di questo dominio è arrivata nella finalissima contro gli HMBLE di Domenica, tenutasi alla Milan Games Week 2025.

È bastato un secco 3-0 ai GMBLERS per portarsi a casa il trofeo senza troppe difficoltà, la pressione della LAN non ha minimamente intaccato la squadra.

Ho avuto modo di parlare con Coach Sangar di quello che è stato questo per Breeze of Glory per lui ed i suoi ragazzi.

Intervista con GMB Sangar

Il saggio ha finalmente colpito, come vivi la soddisfazione di aver guidato i GMBLERS alla conquista del torneo?

GMB Sangar: Vincere in lan è senza dubbio un’esperienza incredibile, è il completamento perfetto di un percorso stupendo fatto assieme ai ragazzi e i membri dello staff.

Da quando abbiamo messo piede nel padiglione fino al momento in cui abbiamo fatto esplodere il terzo nexus, non saprei come descrivere le sensazioni che abbiamo provato.

Eravamo “in the zone”, all’apice della concentrazione, tutti completamente focalizzati sul portare a casa il risultato.

Temevo un po’ la pressione, visto che per molti dei ragazzi era la prima LAN, ma invece è andato tutto liscio.

Le draft venivano fuori da sole e poter osservare i ragazzi mentre chiamavano i pick è stato divertente, era sufficiente vedere il fuoco nei loro occhi per sapere che la chiamata era giusta.

Durante la fase di draft sei apparso insolitamente interdetto, un dettaglio che non è passato inosservato, che cosa è successo davvero in quel momento?

GMB Sangar: La fase di draft è stata sicuramente la parte più difficile del torneo.

Neanche tre ore dopo essere sceso dal treno mi trovavo già sul palco con Paolo e Fragola, e si vedeva benissimo che del BoG non ne sapevano nulla: facevano domande a caso o parlavano dei fatti di Paolo.

Era anche la prima volta che tutte le squadre del torneo si incontravano, e io cercavo di capire chi potessero essere i potenziali competitor per i giocatori che volevo assicurarmi.

Quando è iniziato il draft ero stressato, in ansia, con un paio di domande in testa a cui avevo bisogno di risposte rapide.

Le risposte sono arrivate subito, visto che il mio amico Druk si è preso il jungler che volevo draftare in prima rotazione.

Ci sta, il draft funziona così, ma non posso negare che quella chiamata mi abbia totalmente tiltato.

C’erano jungler altrettanto forti, e credo che Yesu l’abbia ampiamente dimostrato, diciamo che quella mossa degli Zena non me la sarei aspettata… ma life is life.

Per fortuna, alla fine del draft sono riuscito a mettere insieme un signor team, e credo che questo sia il mio più grande merito, oltre forse all’aver scelto S1D.

Avete dominato il campionato sin dalla prima giornata, che lavoro hai fatto con i giocatori? Quanto erano già preparati prima di giocare il torneo?

GMB Sangar: Sfrutto questa domanda per flammare un po’ PG, non potevo avere almeno un mese dopo il draft per organizzare i ragazzi, mettere a posto gli orari, fare una ventina di scrim e strutturarli decentemente?

No, avevo a disposizione poco più di due settimane prima della prima partita ufficiale, che lavoro dovevo fare?

Per fortuna, Yesu e Diobello avevano già giocato insieme, e anche S1D li conosceva un po’.

Inserire Wall, Kyte e, all’occorrenza, BeWhite non è stato difficile.

Mi sono concentrato principalmente sul sistemare le champion pool in base al meta e sul creare draft che sapessimo eseguire al meglio, di più non si poteva fare secondo me.

Ammetto di aver fatto pochissime vod delle scrim, e se avessi avuto più tempo mi sarebbe piaciuto concentrarmi di più su questo.

I ragazzi però li ho spremuti abbastanza, e mi hanno dato infinitamente più di quanto mi aspettassi, quindi alla fine è andato tutto alla grande.

Quanto ha aiutato la squadra la presenza di un supporto con l’esperienza di S1D ?

GMB Sangar: Da 1 a 10 ti direi 1000, S1D è stato la cabina di regia di questi GMBLERS.

Lo avevo già visto nel ruolo di shotcaller e sapevo di potermi fidare di lui.

Una comunicazione pulita e chiara (quando non impazzisce) è stata la chiave del nostro gioco.

S1D in primis, ma tutti i ragazzi in generale comunicavano molto bene.

Non è solo un buon leader, è anche un support molto forte, forse anche un po’ troppo forte visto il livello degli altri support nella competizione (no flame).

Non ti nego che questo abbia aiutato parecchio quando c’era da premere il grilletto, sia in lane che nei team fight.

L’ultima cosa che voglio dire su di lui è che, oltre a essere un player davvero bravo, è un ragazzo d’oro.

Si è impegnato tantissimo e questo ha spinto anche gli altri a fare lo stesso, è stato
un vero trascinatore.

Chi è il giocatore che secondo te ha avuto l’evoluzione maggiore durante il corso del torneo?

GMB Sangar: Domanda difficile.

C’è chi si è evoluto più di altri sicuramente, ma tra Kyte, Yesu e Wall non saprei scegliere.

Anche BeWhite, secondo me, è cresciuto molto come player.

Ognuno a modo suo ha dovuto limare quei difetti che lo separavano dalla piena confidenza nella vittoria.

Yesu ha imparato a fidarsi di se stesso, Kyte di S1D e Wall della squadra.

Cosa ne pensi del format del torneo, pensi che sia servito a mostrare i nuovi talenti della scena italiana?

GMB Sangar: Credo che il BoG sia stato un torneo interessante, anche se con tantissimi aspetti da migliorare.

Per esempio: se non fosse stato per Nick7 e Jokah, metà dei player che sono stati draftati non li avremmo nemmeno visti.

Loro due, autonomamente e senza alcun supporto da PG, hanno creato un server di in‑house per far giocare i candidati e permettere ai coach di osservarli.

Non avete idea di quanto li ringrazi, Kyte l’ho scoperto proprio lì.

Ovviamente non potevano contattare tutti i candidati, ma sono riusciti a intercettarne abbastanza da permetterci di fare un mezzo draft.

Se fossi in PG, a Natale un bel regalo glielo farei davvero…

Per quanto riguarda i talenti, qualcosa si è visto, per chi aveva gli occhi per vedere.

E servivano occhi molto buoni, perché l’esposizione sui player è stata minima: sia da parte di PG, sia soprattutto da parte delle org.

Lo dico ridendo ma neanche troppo: se muoio voglio rinascere social media manager di un’org di LIT, dev’essere una vita parecchio rilassante.

Cosa vorresti dire a chi non ha creduto in voi?

GMB Sangar: Chi non ha creduto in noi dopo la prima settimana o era cieco, o forse un po’ ingenuo.

Al massimo posso dire ai miei avversari che avrei gradito un po’ più di competizione.

Vabbè, sarà per la prossima volta, immagino…

Progetti per il futuro?

Quittare League e andare a vivere la vita, mi sposo, faccio due bambini compro una villa e un cane.